Descrizione
Interpretiamo le circostanze della nostra quotidianità e cerchiamo di affrontarle facendo breccia nei nostri più reconditi pensieri per tentare di comprenderle. La vita è un contenitore di emozioni, desideri e parole che possono aiutarci a trovare delle risposte, ma spesso ci creano confusione. In questo testo l’autore propone alcune riflessioni su temi che riguardano un po’ tutti i ragazzi di giovane età nel tentativo di superare le difficoltà e di trovare il giusto equilibrio tra piacere, felicità, sofferenza e dolore.
Sofia –
Un testo innovativo pervaso di emozioni, riflessioni ed armonia, un connubio tra realismo e fantasia.
È un viaggio tra amore ed illusione, uno scritto sicuramente avvincente, in particolare per la crudità con cui il giovane autore comunica con il lettore; si tratta di un approccio diretto, mirato a far arrivare la propria realtà alla parte più suscettibile dell’animo umano. È una realtà dai mille volti, distante da ogni ideale prestabilito, imparagonabile a quella degli altri, in cui la diversità stessa è il suo punto di forza, così come per il manoscritto.
Gli inserti poetici sono qui la chiave per entrare nel cuore dell’autore, emozionanti tanto quanto l’importanza dei temi trattati: si parla di illusione e conforto, dove se la prima è comunemente paragonata a visioni fuorvianti e destabilizzanti, per l’autore sono appiglio di conforto, la dimostrazione di un’esistenza fuori dall’ordinario, al di là dello ‘sguardo’ guidato dall’ ‘occhio’, bensì da quello della ‘mente’ (“L’Occhio Non Mente”); è tutto un gioco su se stessi, sul riconoscersi a seguito di provocazioni che portano a scoperte del nostro ‘dentro’ per poi apparire ‘così reale’ dove la personalità dell’autore emerge proprio nella scelta del metodo dell’interrogazione di sé, scegliendo di essere pizzicato dal brivido dell’ignoto, reagendogli (“Che Manco Fosse”); l’artefice del testo si mette a nudo scoprendo, oserei dire, il suo tallone d’Achille: l’amore che rappresenta il nostro Tutto, è la forza più potente alla quale l’uomo può sottoporsi e a cui non può resistere perché bisognerebbe controbilanciarla con un’azione uguale e contraria: l’odio, ma che per definizione non vive solo in ognuno di noi ma si porta con sé ‘paura’, ‘condanna’, ‘peccato’… (“Non Ho Più Paura”); si tocca il tema del silenzio, molto spesso associato ad un senso di vuoto, di negazione e frustrazione, ma che qui rivendica tutto il suo potere, si trasforma come guida per la diritta via seguita percorrendo tutte le strade della coscienza umana perché anche quelle che non sembrano esservi toccate in realtà lo sono sottoforma di negazione di esso (“Il Silenzio”); bellissime sono le parole sei versi della seconda strofa di “Un’ultima volta vola” in cui l’uomo incontra la sua più grande fragilità: la ‘libertà’, da sempre sinonimo del raggiungimento dell’apice della felicità, ma che come il ‘vento’ è imprevedibile e condizionante per tutta la sua vita; “La Ricerca Che Nessuno Conosce” è l’ultima poesia, a mio avviso quella più toccante, dietro la quale si celano le risposte a tutte le domande che il lettore, con l’autore stesso, si è posto scoprendo poi che nemmeno questo sguardo sulla vita guidato dalle pagine del libro sa rispondervi, ma forse il bello è proprio questo (in accordo con la filosofia dell’autore).
Numerose sono quindi le citazioni di stampo originale che spingono il lettore ad una nuova lettura prospettica della realtà.
L’autore propone un percorso, fatto di salite e discese, di sensazioni, di amore, di morte.
Un romanzo dal sapore dolce ed a tratti passionale, un intreccio sapiente tra moralità e desiderio di vivere, per raccontare i risvolti del pensiero umano.
La lettura è scorrevole, avvolgente ed il dettaglio descrittivo approfondisce i concetti come a fargli prendere vita.
Lettura consigliata.